Festa di Santa Cecilia 2021
La ricorrenza di Santa Cecilia è un appuntamento a cui il Gruppo non vuole rinunciare. E sarà così anche domenica 28 novembre per la Festa che da alcuni anni ormai è appuntamento stabile per noi Musici. L’occasione è proprio quella di rendere omaggio alla Patrona dei musicisti che simbolicamente ci accompagna durante tutte le nostre esibizioni, da poco riprese a seguito della pandemia. Alle ore 11,00 la Santa Messa in Pieve officiata da Don Alvaro Bardelli, da sempre legato al Gruppo ed attento alle manifestazioni che si legano con la tradizione della Città. Sarà dunque una bella occasione che ci consentirà di omaggiare Arezzo e di augurare a tutti i concittadini e turisti i migliori auguri per le imminenti festività natalizie.
L’elenco dei Musici per la Giostra del 5 settembre 2021
Labaro: Ermini Paolo; Lucchi: Nappini Mauro, De Robertis Lorenzo, Alì Roberto; Chiarine: Agostinelli Francesco, Belardini Matteo, Berbeglia Lorenzo, Bidini Andrea, Bidini Marco, Borghi Francesco, Caneschi Fabio, Carboni Andrea, Cardeti Tommaso, Cardinali Fabio, Chiarini Simone, Donatello Alessio, Donati Tommaso, Maccari Andrea, Maestri Marco, Mancini Mauro, Marconi Fabio, Memonti Marco (capogruppo), Olivi Estulli Nicola, Palazzi Andrea, Peruzzi Maurizio, Peruzzi Michele, Rossi Fabio, Stanganini Jacopo, Stanganini Michele, Storri Claudio, Tacconi Lorenzo, Truciolini Alessandro, Truciolini Jacopo, Villani Andrea; Tamburi : Bartalesi Andrea, Dini Samuele, Franci Damiano, Mafucci Mattia, Magi Matteo, Marcantoni Roberto, Milesi Andrea, Milesi Gianluca, Nocentini Emanuele, Paggetti Samuele, Pericoli Davide (capo tamburo), Rossi Leonardo; Rullini: Bonini Mattia, Mazzi Riccardo, Degli Innocenti Leo, Caporalini Lorenzo, Toci Elia.
Si torna a “correr Giostra” - Finalmente
Giostra si, Giostra no.... Ogni giorno un’emozione diversa, uno stato d’animo che cambia di continuo. Siamo nati per suonare in Giostra per riempire ed arricchire questo spettacolo emozionante con le nostre chiarine ed i nostri tamburi. Il Gruppo vive di Giostra e per la Giostra. Ci saremo, senza se e senza ma..., convinti, convintissimi di essere pronti. Lo scorso anno abbiamo rievocato nel giorno della Giostra di Giugno i tempi ed i suoni della Giostra, veniamo da un periodo durissimo per i nostri giovani che non hanno avuto tantissime occasioni per suonare ed esercitarsi. Ci aspetta un periodo altretanto duro per farci trovare pronti per il 5 di settembre. La Città, la Giostra, potrà sempre contare sui suoni e sui colori del Gruppo Musici. Senza “Terra d’Arezzo” suonata in Piazza non è Giostra... Tutto il resto son solo chiacchiere da bar...
Mauro Nappini - Presidente del Gruppo Musici da "Il Labaro n.10
Doppio evento in Città
Nelle settimane che precedono la Giostra del Saracino il Gruppo è impegnato in due importanti eventi in Città. Il primo, martedì 24 agosto alle ore 21.15 presso il suggestivo Anfiteatro romano, Premio “Aquila d’Oro” organizzato dalla Ginnastica Petrarca 1877 in cui verranno premiati testimonial dei valori sportivi di Resilienza, Determinazione e Fair Play. Il secondo è previsto per mercoledì 25 agosto, ore 21.00 in Piazza San Domenico, “Racconti di Giostra” serata in beneficenza a fianco di Casa Thevenin condotta da Luca Caneschi.
Dante, Campaldino, Giostra. Tre nomi che si intrecciano nella storia.
Tutti gli amanti di Giostra conoscono a memoria i versi del XXII canto dell’Inferno in cui Dante racconta che “…corridor vidi per la terra vostra, o Aretini, e vidi gir gualdane, fedir torneamenti e correr giostra..”. Ovviamente, la Giostra di cui parla il Sommo Poeta non è quella che conosciamo e disputiamo noi oggi in cui si sfidano i Quartieri di Arezzo. Fa riferimento, sicuramente, a quei torneamenti e a quelle forme di addestramento militare tipici aretini che, della Giostra moderna, ne costituiscono le fondamenta storiche. Dante infatti ha conosciuto bene il nostro territorio e la nostra Città, avendola frequentata più volte durante la sua vita e quelle terzine sono diventate da subito la miglior presentazione della Giostra dell’era moderna. Di più. Egli ne ha fatto esperienza in primo luogo partecipando, attivamente, alle battaglie e giostre ed in particolare ad una fondamentale, per noi aretini e per il destino della Toscana, che è stata quella di Campaldino. L’11 giugno 1289, giorno di San Barnaba, le schiere Guelfe e Ghibelline aretine si affrontarono per la terra nostra, in Casentino, ai piedi del castello di Poppi nella omonima piana. Anche questo evento è descritto da Dante nel V canto del Purgatorio. A suggello di tutti ciò, proprio quest’anno e ancora una volta, i nomi di Dante, della Giostra e di Campaldino tornano a unirsi con forza anche quale miglior auspicio per uscire dal brutto periodo di pandemia che stiamo attraversando e che sembra stia finendo. Quest’anno si celebrano infatti i 732 anni dalla battaglia di Campaldino e ricorrono i 700 anni dalla morte dell’Alighieri, a cui sarà dedicata la Lancia d’Oro della Giostra del 5 settembre prossimo. Il filo rosso più visibile che mai lega questi due eventi al suo più celebre testimone.
Francesco Borghi, da "Il Labaro" n. 10/2021
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